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La ragazza con la coda sui muri di Firenze, grazie a #lediesis


Nell'ambito del ciclo di murales dedicati alle donne, #lediesis inserisce Hadis Najafi, la ragazza iraniana che è stata uccisa durante una protesta nei pressi di Teheran.
Sono stati sei proiettili sparati dalla polizia iraniana a causare il decesso della ragazza, poco più che ventenne. Hadis Najafi era una delle donne ribelli, scese in strada per protestare contro l'uccisione di Mahsa Amini, un'altra donna uccisa perché non portava bene il velo. In un video, Hadis (o colei che si pensava fosse Hadis) compariva mentre si legava i capelli in una coda, nel corso della manifestazione. Era stata la sorella, Shirin Najafi, a riconoscerla nel video. Ma sembra - così dichiara la BBC - che la "ragazza della coda" non sia Hadis, e che sia viva, sembra che si tratti di un'altra donna che ha partecipato alle manifestazioni e che è stata ripresa mentre legava i capelli in una coda.
Legarsi i capelli è gesto quotidiano che noi donne siamo abituate a fare ogni giorno. Ad alcune donne non è concesso, invece. Fare la coda è diventato un simbolo di libertà .
Mahsa, Hadis e tante altre donne sono morte o rischiano la vita in nome della libertà. Dovremmo ricordarlo sempre, ogni volta che tentano di scalfire un nostro diritto, ogni volta che uomini - o anche altre donne - pretendono di decidere al posto nostro.
In questo murales di #lediesis , che ha dedicato la serie di superwomen alle donne, la ragazza con la coda viene raffigurata nell'atto di tagliarsi i capelli - atto di ribellione. Il simbolo che la identifica come un'eroina - la "S" di Superwomen - sanguina. Non sono solo i proiettili ad uccidere la libertà, ma anche l'indifferenza altrui.
A tal proposito, mi viene in mente la scena di Eduardo de Filippo: è cosa 'e niente.
https://youtu.be/NxbQ3DSDTEc
Cerchiamo di non diventare "cosa 'e niente".

Il murales omaggio di Tono Cruz a Totò nel Rione Sanità

Nel Rione Sanità , a Napoli, sulla facciata di un palazzo, c'è un murales dedicato a Totò.
L'opera di street art è di Tono Cruz , artista spagnolo delle Gran Canarie, rappresenta la famosa scena del film "La banda degli onesti", in cui Totò spiega a Peppino come funziona il capitalismo con la metafora dello zucchero. La scena del film si può vedere a questo link
Il capitalista approfitta dell'incisione altrui, per rubare loro le risorse. E così in questa scena, siccome Peppino non sa quanto zucchero versare nella propria tazzina di caffè, Totò man mano prende per sé tutto lo zucchero, lasciando il compare a bocca asciutta.
Il murales è stato fatto per onorare la memoria dell'attore napoletano nel quartiere dove è nato, e anche per donare al rione un ulteriore elemento di rivalutazione culturale. Tono Cruz, infatti, insieme ad altri street artist, ha partecipato al progetto promosso da padre Antonio Loffredo e dalla Fondazione di Comunità San Gennaro. Già nel 2015 aveva dipinto nella piazza della chiesa il murales "Luce", e insieme all'artista cileno Mono Gonzalez aveva decorato il campanile di una chiesa nel quartiere.

In the Rione Sanità, in Naples, on the facade of a building, there is a mural dedicated to Totò, a famous Neapolitan comic actor of the twentieth century. The street art work has been made by Tono Cruz, a Spanish artist from the Gran Canaries, and represents the famous scene from the movie "The band of honest men", in which Totò explains to Peppino how capitalism works, using the metaphor of the sugar. The scene of the movie can be seen at this link. The capitalist takes advantage of the engraving of others to steal resources from them. In this scene, indeed, since Peppino does not know how much sugar to pour into his cup of coffee, Totò gradually takes all the sugar for himself. The mural was done to honor the memory of the Neapolitan actor in the neighborhood where he was born, and also to give the district an additional element of cultural revaluation. In fact, Tono Cruz, together with other street artists, participated in the project promoted by Antonio Loffredo, preacher of the Church Santa Maria della Sanità, and by the San Gennaro Community Foundation. Already in 2015 Tono Cruz had painted the mural "Luce" in the church square, and together with the Chilean artist Mono Gonzalez he had decorated the bell tower of a church in the neighborhood.

Don't mix ghosts with angels, il murales all'ingresso del Rione Sanità

"Don't mix ghosts with angels"
"Nu 'mmescà 'e fantasme cu ll'angiule" 
Lo scrive chiaramente, Simone, del Collettivo FX, al quale questo murales è costato un giorno intero di lavoro. Lo street artist, infatti, ha dovuto rimuovere i manifesti elettorali affissi sul muro, prima di realizzare l'opera nel Rione Sanità, a Napoli. 
Il murales, che rientra anche nel progetto "Madonne dell'Adesso", rappresenta una madonna nera e due bambini. Dei due, quello in braccio alla Madonna ha i tratti africani, e l'aureola, e cerca di togliere un fantasma (o un demone) dalla testa dell'altro bambino, che ha le ali. Non è ben chiaro chi dei due sia il bambino e chi dei due sia l'angelo, ma non importa. Non c'è una netta divisione, in fondo, tra buoni e cattivi, tra angeli e demoni, c'è chi lotta, oggi, per scacciare i fantasmi del rione, e c'è chi non ha avuto molte alternative, nella vita. 
L'opera di street art è ispirata all'immagine della Madonna della Sanità, la più antica di Napoli trovata nella vicina chiesa di Santa Maria della Sanità (anche chiamata Chiesa di San Vincenzo, per la presenza della statua di Vincenzo Ferrer), e si quasi all'ingresso del Borgo Vergini, come a voler chiarire che chi vi accede, deve essere consapevole che condivisione, accoglienza, tolleranza verso il prossimo, integrazione e liberazione dai pregiudizi sono alla base della rinascita del quartiere. 
Il progetto è sorto in collaborazione con la Fondazione San Gennaro e con Il fazzoletto di perle e ha richiamato nel quartiere diversi street artist. 

Whatifier e le connessioni emozionali - Street art a Napoli


Se fate un giro per il centro storico di Napoli , vi accorgerete che alcuni vicoli sono decorati con poster e sticker di street artist. L'utilizzo di poster e sticker permette agli artisti di lavorare in studio e non soffermarsi troppo sul luogo scelto come sfondo della propria opera , e contemporaneamente permette una più facile rimozione della stessa. È, quindi, decisamente una forma più ecologica rispetto allo spray o alla pittura diretta sul muro. Nell'immagine vedete un poster di whatifier , con due gattini . Uno rosso e l'altro nero, sono collegati da un segnale di rete #wifi , che ha però la forma di un cuore . Il primo avvisa che la connessione si è persa, e chiede se fare un altro tentativo. Il secondo avvisa che ci sono altre connessioni disponibili e impone la connessione automatica. La lingua scelta per la comunicazione tra i due gatti è l'inglese è il linguaggio è tipicamente informatico . Il contenuto , però, è quello delle emozioni . Attraverso questo processo, l'artista crea un effetto straniante, e lo spettatore è costretto ad andare oltre il singolo murales e a riflettere. La tecnologia sta prendendo il sopravvento sulle emozioni ? La tematica viene riproposta anche in altri murales di @whatifier , divertitevi a cercarli per il centro storico di Napoli!
P.S.: specifico che quello che ho scritto è una mia personale interpretazione! Potrei anche sbagliarmi, ma l'arte è bella anche per questo... lascia uno spazio di libertà a chi la osserva!

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La ragazza con la coda sui muri di Firenze, grazie a #lediesis


Nell'ambito del ciclo di murales dedicati alle donne, #lediesis inserisce Hadis Najafi, la ragazza iraniana che è stata uccisa durante una protesta nei pressi di Teheran.
Sono stati sei proiettili sparati dalla polizia iraniana a causare il decesso della ragazza, poco più che ventenne. Hadis Najafi era una delle donne ribelli, scese in strada per protestare contro l'uccisione di Mahsa Amini, un'altra donna uccisa perché non portava bene il velo. In un video, Hadis (o colei che si pensava fosse Hadis) compariva mentre si legava i capelli in una coda, nel corso della manifestazione. Era stata la sorella, Shirin Najafi, a riconoscerla nel video. Ma sembra - così dichiara la BBC - che la "ragazza della coda" non sia Hadis, e che sia viva, sembra che si tratti di un'altra donna che ha partecipato alle manifestazioni e che è stata ripresa mentre legava i capelli in una coda.
Legarsi i capelli è gesto quotidiano che noi donne siamo abituate a fare ogni giorno. Ad alcune donne non è concesso, invece. Fare la coda è diventato un simbolo di libertà .
Mahsa, Hadis e tante altre donne sono morte o rischiano la vita in nome della libertà. Dovremmo ricordarlo sempre, ogni volta che tentano di scalfire un nostro diritto, ogni volta che uomini - o anche altre donne - pretendono di decidere al posto nostro.
In questo murales di #lediesis , che ha dedicato la serie di superwomen alle donne, la ragazza con la coda viene raffigurata nell'atto di tagliarsi i capelli - atto di ribellione. Il simbolo che la identifica come un'eroina - la "S" di Superwomen - sanguina. Non sono solo i proiettili ad uccidere la libertà, ma anche l'indifferenza altrui.
A tal proposito, mi viene in mente la scena di Eduardo de Filippo: è cosa 'e niente.
https://youtu.be/NxbQ3DSDTEc
Cerchiamo di non diventare "cosa 'e niente".

Il murales omaggio di Tono Cruz a Totò nel Rione Sanità

Nel Rione Sanità , a Napoli, sulla facciata di un palazzo, c'è un murales dedicato a Totò.
L'opera di street art è di Tono Cruz , artista spagnolo delle Gran Canarie, rappresenta la famosa scena del film "La banda degli onesti", in cui Totò spiega a Peppino come funziona il capitalismo con la metafora dello zucchero. La scena del film si può vedere a questo link
Il capitalista approfitta dell'incisione altrui, per rubare loro le risorse. E così in questa scena, siccome Peppino non sa quanto zucchero versare nella propria tazzina di caffè, Totò man mano prende per sé tutto lo zucchero, lasciando il compare a bocca asciutta.
Il murales è stato fatto per onorare la memoria dell'attore napoletano nel quartiere dove è nato, e anche per donare al rione un ulteriore elemento di rivalutazione culturale. Tono Cruz, infatti, insieme ad altri street artist, ha partecipato al progetto promosso da padre Antonio Loffredo e dalla Fondazione di Comunità San Gennaro. Già nel 2015 aveva dipinto nella piazza della chiesa il murales "Luce", e insieme all'artista cileno Mono Gonzalez aveva decorato il campanile di una chiesa nel quartiere.

In the Rione Sanità, in Naples, on the facade of a building, there is a mural dedicated to Totò, a famous Neapolitan comic actor of the twentieth century. The street art work has been made by Tono Cruz, a Spanish artist from the Gran Canaries, and represents the famous scene from the movie "The band of honest men", in which Totò explains to Peppino how capitalism works, using the metaphor of the sugar. The scene of the movie can be seen at this link. The capitalist takes advantage of the engraving of others to steal resources from them. In this scene, indeed, since Peppino does not know how much sugar to pour into his cup of coffee, Totò gradually takes all the sugar for himself. The mural was done to honor the memory of the Neapolitan actor in the neighborhood where he was born, and also to give the district an additional element of cultural revaluation. In fact, Tono Cruz, together with other street artists, participated in the project promoted by Antonio Loffredo, preacher of the Church Santa Maria della Sanità, and by the San Gennaro Community Foundation. Already in 2015 Tono Cruz had painted the mural "Luce" in the church square, and together with the Chilean artist Mono Gonzalez he had decorated the bell tower of a church in the neighborhood.

Don't mix ghosts with angels, il murales all'ingresso del Rione Sanità

"Don't mix ghosts with angels"
"Nu 'mmescà 'e fantasme cu ll'angiule" 
Lo scrive chiaramente, Simone, del Collettivo FX, al quale questo murales è costato un giorno intero di lavoro. Lo street artist, infatti, ha dovuto rimuovere i manifesti elettorali affissi sul muro, prima di realizzare l'opera nel Rione Sanità, a Napoli. 
Il murales, che rientra anche nel progetto "Madonne dell'Adesso", rappresenta una madonna nera e due bambini. Dei due, quello in braccio alla Madonna ha i tratti africani, e l'aureola, e cerca di togliere un fantasma (o un demone) dalla testa dell'altro bambino, che ha le ali. Non è ben chiaro chi dei due sia il bambino e chi dei due sia l'angelo, ma non importa. Non c'è una netta divisione, in fondo, tra buoni e cattivi, tra angeli e demoni, c'è chi lotta, oggi, per scacciare i fantasmi del rione, e c'è chi non ha avuto molte alternative, nella vita. 
L'opera di street art è ispirata all'immagine della Madonna della Sanità, la più antica di Napoli trovata nella vicina chiesa di Santa Maria della Sanità (anche chiamata Chiesa di San Vincenzo, per la presenza della statua di Vincenzo Ferrer), e si quasi all'ingresso del Borgo Vergini, come a voler chiarire che chi vi accede, deve essere consapevole che condivisione, accoglienza, tolleranza verso il prossimo, integrazione e liberazione dai pregiudizi sono alla base della rinascita del quartiere. 
Il progetto è sorto in collaborazione con la Fondazione San Gennaro e con Il fazzoletto di perle e ha richiamato nel quartiere diversi street artist. 

Whatifier e le connessioni emozionali - Street art a Napoli


Se fate un giro per il centro storico di Napoli , vi accorgerete che alcuni vicoli sono decorati con poster e sticker di street artist. L'utilizzo di poster e sticker permette agli artisti di lavorare in studio e non soffermarsi troppo sul luogo scelto come sfondo della propria opera , e contemporaneamente permette una più facile rimozione della stessa. È, quindi, decisamente una forma più ecologica rispetto allo spray o alla pittura diretta sul muro. Nell'immagine vedete un poster di whatifier , con due gattini . Uno rosso e l'altro nero, sono collegati da un segnale di rete #wifi , che ha però la forma di un cuore . Il primo avvisa che la connessione si è persa, e chiede se fare un altro tentativo. Il secondo avvisa che ci sono altre connessioni disponibili e impone la connessione automatica. La lingua scelta per la comunicazione tra i due gatti è l'inglese è il linguaggio è tipicamente informatico . Il contenuto , però, è quello delle emozioni . Attraverso questo processo, l'artista crea un effetto straniante, e lo spettatore è costretto ad andare oltre il singolo murales e a riflettere. La tecnologia sta prendendo il sopravvento sulle emozioni ? La tematica viene riproposta anche in altri murales di @whatifier , divertitevi a cercarli per il centro storico di Napoli!
P.S.: specifico che quello che ho scritto è una mia personale interpretazione! Potrei anche sbagliarmi, ma l'arte è bella anche per questo... lascia uno spazio di libertà a chi la osserva!

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