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I diritti delle donne nella street art napoletana: da Whatifier a Cassandra.parla

Sui muri del centro storico di Napoli riecheggiano le urla di rivendicazione dei diritti delle donne. 

Whatifiier, di cui ho già parlato qui, utilizza come sfondi per i suoi messaggi al femminile le donne dei dipinti di Modigliani, di Tamara Lempicka, di Klimt, di Botticelli e di altri artisti del passato. La street artist non ha lasciato i suoi poster solo a Napoli, ma anche in altre città come Firenze. Pertanto, la lingua che ha scelto per divulgare i suoi messaggi è l'inglese: Smash the patriarchy (Distruggi il patriarcato), My body my choice (Mio il corpo, mia la scelta), No means no (No significa no), Sexism is an issue (Il sessismo è un problema)...

Analogo il contenuto, ma diversi la forma e il target del progetto di Cassandra.parla , i cui messaggi sono in napoletano. Bella 'mbriana, Song' 'na malafemmina, 'O core se da a chi s''o sape tene' (il cuore si dà a chi se lo sa tenere), L'ammore fa passa' 'o tiempo e 'o tiempo fa passa' l'ammore (l'amore fa passare il tempo e il tempo fa passare l'amore) sono alcune delle frasi sui poster della street artist Emanuela Auricchio. 
Cassandra è il suo alter ego, perché Cassandra nella mitologia greca era colei che, pur prevedendo il futuro, era condannata, in sostanza, al silenzio, perché nessuno la ascoltava, nessuno le credeva. Un personaggio al quale Emanuela ha ridato voce, con le sue opere di street art, sui muri dei vicoli napoletani. 
Le donne sono disegnate proprio da lei, uno dei suoi murales è dedicato a Masha Amini, la ragazza arrestata dalla polizia iraniana per non aver indossato correttamente l'hijab, e poi morta tre giorni dopo, probabilmente a causa di un pestaggio effettuato proprio dalle forze dell'ordine. 
Su un altro murales, a Port'Alba, lascia uno spazio bianco, dove invita lo spettatore a scrivere una frase. 

I poster delle due street artist si uniscono ai messaggi di #lediesis, Ogni donna una Madonna, Mp5 e tanti altri, che avevano, già in passato, testimoniato a favore dei diritti al femminile. 
 
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Se vuoi prenotare uno street art tour alla scoperta dei murales nel centro antico o negli altri quartieri di Napoli, puoi farlo contattarmi qui


Whatifier e le connessioni emozionali - Street art a Napoli


Se fate un giro per il centro storico di Napoli , vi accorgerete che alcuni vicoli sono decorati con poster e sticker di street artist. L'utilizzo di poster e sticker permette agli artisti di lavorare in studio e non soffermarsi troppo sul luogo scelto come sfondo della propria opera , e contemporaneamente permette una più facile rimozione della stessa. È, quindi, decisamente una forma più ecologica rispetto allo spray o alla pittura diretta sul muro. Nell'immagine vedete un poster di whatifier , con due gattini . Uno rosso e l'altro nero, sono collegati da un segnale di rete #wifi , che ha però la forma di un cuore . Il primo avvisa che la connessione si è persa, e chiede se fare un altro tentativo. Il secondo avvisa che ci sono altre connessioni disponibili e impone la connessione automatica. La lingua scelta per la comunicazione tra i due gatti è l'inglese è il linguaggio è tipicamente informatico . Il contenuto , però, è quello delle emozioni . Attraverso questo processo, l'artista crea un effetto straniante, e lo spettatore è costretto ad andare oltre il singolo murales e a riflettere. La tecnologia sta prendendo il sopravvento sulle emozioni ? La tematica viene riproposta anche in altri murales di @whatifier , divertitevi a cercarli per il centro storico di Napoli!
P.S.: specifico che quello che ho scritto è una mia personale interpretazione! Potrei anche sbagliarmi, ma l'arte è bella anche per questo... lascia uno spazio di libertà a chi la osserva!

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Sui muri del centro storico di Napoli riecheggiano le urla di rivendicazione dei diritti delle donne. 

Whatifiier, di cui ho già parlato qui, utilizza come sfondi per i suoi messaggi al femminile le donne dei dipinti di Modigliani, di Tamara Lempicka, di Klimt, di Botticelli e di altri artisti del passato. La street artist non ha lasciato i suoi poster solo a Napoli, ma anche in altre città come Firenze. Pertanto, la lingua che ha scelto per divulgare i suoi messaggi è l'inglese: Smash the patriarchy (Distruggi il patriarcato), My body my choice (Mio il corpo, mia la scelta), No means no (No significa no), Sexism is an issue (Il sessismo è un problema)...

Analogo il contenuto, ma diversi la forma e il target del progetto di Cassandra.parla , i cui messaggi sono in napoletano. Bella 'mbriana, Song' 'na malafemmina, 'O core se da a chi s''o sape tene' (il cuore si dà a chi se lo sa tenere), L'ammore fa passa' 'o tiempo e 'o tiempo fa passa' l'ammore (l'amore fa passare il tempo e il tempo fa passare l'amore) sono alcune delle frasi sui poster della street artist Emanuela Auricchio. 
Cassandra è il suo alter ego, perché Cassandra nella mitologia greca era colei che, pur prevedendo il futuro, era condannata, in sostanza, al silenzio, perché nessuno la ascoltava, nessuno le credeva. Un personaggio al quale Emanuela ha ridato voce, con le sue opere di street art, sui muri dei vicoli napoletani. 
Le donne sono disegnate proprio da lei, uno dei suoi murales è dedicato a Masha Amini, la ragazza arrestata dalla polizia iraniana per non aver indossato correttamente l'hijab, e poi morta tre giorni dopo, probabilmente a causa di un pestaggio effettuato proprio dalle forze dell'ordine. 
Su un altro murales, a Port'Alba, lascia uno spazio bianco, dove invita lo spettatore a scrivere una frase. 

I poster delle due street artist si uniscono ai messaggi di #lediesis, Ogni donna una Madonna, Mp5 e tanti altri, che avevano, già in passato, testimoniato a favore dei diritti al femminile. 
 
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Whatifier e le connessioni emozionali - Street art a Napoli


Se fate un giro per il centro storico di Napoli , vi accorgerete che alcuni vicoli sono decorati con poster e sticker di street artist. L'utilizzo di poster e sticker permette agli artisti di lavorare in studio e non soffermarsi troppo sul luogo scelto come sfondo della propria opera , e contemporaneamente permette una più facile rimozione della stessa. È, quindi, decisamente una forma più ecologica rispetto allo spray o alla pittura diretta sul muro. Nell'immagine vedete un poster di whatifier , con due gattini . Uno rosso e l'altro nero, sono collegati da un segnale di rete #wifi , che ha però la forma di un cuore . Il primo avvisa che la connessione si è persa, e chiede se fare un altro tentativo. Il secondo avvisa che ci sono altre connessioni disponibili e impone la connessione automatica. La lingua scelta per la comunicazione tra i due gatti è l'inglese è il linguaggio è tipicamente informatico . Il contenuto , però, è quello delle emozioni . Attraverso questo processo, l'artista crea un effetto straniante, e lo spettatore è costretto ad andare oltre il singolo murales e a riflettere. La tecnologia sta prendendo il sopravvento sulle emozioni ? La tematica viene riproposta anche in altri murales di @whatifier , divertitevi a cercarli per il centro storico di Napoli!
P.S.: specifico che quello che ho scritto è una mia personale interpretazione! Potrei anche sbagliarmi, ma l'arte è bella anche per questo... lascia uno spazio di libertà a chi la osserva!

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