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Ipazia, l'eroina dei quartieri spagnoli


Il murales in foto si trova sulla facciata del Palazzetto Urban , nei quartieri spagnoli , ed è opera di MP5 , una street artist napoletana. Mp5 è anche un'illustratrice e una scrittrice. Ha scritto, infatti, tre libri. Fortemente legata al teatro di ricerca, si è spesso finalizzata sull'identità di genere, prediligendo tematiche queer e femministe. Il murales in foto si chiama The care of knowledge, e riproduce Ipazia d'Alessandria, una scienziata, filosofa e astronoma vissuta tra il IV e il V secolo d.C. Inventò anche l'astrolabio piatto, lo strumento che si vede nel murales e che serviva per calcolare la posizione dei corpi celesti. Ipazia aveva un circolo di allievi, e, proprio perché considerata una donna "pericolosa", perché molto carismatica, fu assassinata da alcuni cristiani, che la colpirono a sassate. Ipazia è una martire della ricerca scientifica e del bieco maschilismo. Per questo motivo è stata scelta dall'artista proprio per decorare la facciata di un edificio che contiene una libreria gender e molti documenti del movimento femminista nazionale e internazionale. L'edificio, inoltre, funziona anche come centro antiviolenza, dove si riuniscono molte donne vittime di soprusi. È stato proprio il centro a chiamare l'artista per commissionarle un murales. Il fatto che l'opera si sviluppi sull'intera facciata risponde alla volontà del committente e probabilmente anche dell'artista di far sì che l'opera non venga cancellata o deturpata, come spesso accade a murales di più piccole dimensioni.



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Ipazia, l'eroina dei quartieri spagnoli


Il murales in foto si trova sulla facciata del Palazzetto Urban , nei quartieri spagnoli , ed è opera di MP5 , una street artist napoletana. Mp5 è anche un'illustratrice e una scrittrice. Ha scritto, infatti, tre libri. Fortemente legata al teatro di ricerca, si è spesso finalizzata sull'identità di genere, prediligendo tematiche queer e femministe. Il murales in foto si chiama The care of knowledge, e riproduce Ipazia d'Alessandria, una scienziata, filosofa e astronoma vissuta tra il IV e il V secolo d.C. Inventò anche l'astrolabio piatto, lo strumento che si vede nel murales e che serviva per calcolare la posizione dei corpi celesti. Ipazia aveva un circolo di allievi, e, proprio perché considerata una donna "pericolosa", perché molto carismatica, fu assassinata da alcuni cristiani, che la colpirono a sassate. Ipazia è una martire della ricerca scientifica e del bieco maschilismo. Per questo motivo è stata scelta dall'artista proprio per decorare la facciata di un edificio che contiene una libreria gender e molti documenti del movimento femminista nazionale e internazionale. L'edificio, inoltre, funziona anche come centro antiviolenza, dove si riuniscono molte donne vittime di soprusi. È stato proprio il centro a chiamare l'artista per commissionarle un murales. Il fatto che l'opera si sviluppi sull'intera facciata risponde alla volontà del committente e probabilmente anche dell'artista di far sì che l'opera non venga cancellata o deturpata, come spesso accade a murales di più piccole dimensioni.



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